Tra giganti e ostinati pescatori
l’enormità quasi innaturale
nel mare dell’ombra che ci sfida
al grasso d’olio agli spermaceti
fino alle ossa, all’ambra grigia:
la resistenza muta non ci salverà
Tutto scorre ma non passa
-come rondini finite in una stanza
picchiando la testa contro il muro-
pena l’ottuso atto di fiducia
del gabbiere
in assenza di vento
che dagli alberi sale i pennoni
quello che sa più di tutti dov’è
che il mare finisce e comincia
tra mistero e confine la terra
a métà del guado, dal nulla
(come) un fiume a Prati di Drava,
si fa attesa più certa . tensione
fondata
la mano instancabile che tocca i malati
di sabbia
plasmando un volto di carne. nel volto
affidarsi
nella seconda innocenza
al distacco – come punto d’arrivo
il “non Volere”-
Battendo cortecce di gelsi nell’acqua
fino…
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2 risposte su “Affidarsi”
brava la nostra amica blogger, vero?
sì, vero