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3 di Beppe Salvia

Non ricordo se a Ponza c’era
la neve in quel mio sogno senza voci
da che mi son svegliato senza vera
voglia di far niente. E tutto il giorno,
anche con te che non smetti anche
di pensare, io non ho fatto niente
che vale la pena di ricordare.
È stata una giornata piena di vento,
e dietro ai vetri, al porto di nessuno,
soltanto le barche dondolavano,
m’ha fatto pensare mai a qualcuno,
soltanto vento, e poca luce dentro
e niente libri e pensieri e nemmeno
i soliti rumori degli alberghi.

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Senza titolo di Beppe Salvia

*
nere dietro la lavagna
a un batter d’ali bianche
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Poesia di Beppe Salvia

Non luci non serene passioni di
nuda vastità dimorano gli uomini,
ma vagabonde mete ed improvvise
rauche voci come fosser nodi
d’un filo che circonda, perimetro,
la rete che pescano; refe, mite
artifìcio che sospirando filano
arcolai opachi come vetro,
e pur d’umane ammende è colma sfera
ogni speranza, lume nuovo vedo
nel filo del vetro, dietro la vera
vita la sorte ch’è un sospetto, sete
appagata d’altra sete, serica
brezza che muove cespi dell’erica
minuta; tela che ha perle rosee
luci serene occhi degli umani.